5.5 Invalidità civile ed handicap

I cittadini con disabilità possono godere di alcuni benefici a condizione che abbiano ottenuto il riconoscimento della loro minorazione (invalidità civile, cecità civile, sordomutismo) o del loro handicap.

L’invalidità indica la riduzione della capacità lavorativa, mentre l’handicap indica la condizione di svantaggio, derivante da una menomazione o da una disabilità, che limita o impedisce lo svolgimento del ruolo sociale di una persona (relativamente all’età, al sesso ed al contesto sociale e culturale).

Riconoscimento dell’invalidità civile

Si considerano mutilati e invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo (33%).

Ai soli fini dell’assistenza socio-sanitaria e della concessione dell’indennità di accompagnamento, si considerano mutilati e invalidi i soggetti ultrasessantacinquenni che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età (art. 6 d. lgs. 509/1988). Non rientrano tra gli invalidi civili coloro che sono già riconosciuti invalidi di guerra, invalidi del lavoro o invalidi per servizio ed i ciechi ed i sordi, per i quali provvedono specifiche leggi.

Relativamente al grado di invalidità riconosciuto, si può avere diritto alla concessione di provvidenze economiche, agevolazioni fiscali, erogazione di ausili e protesi, esenzione dal ticket, contrassegno auto, indennità di accompagnamento, ecc.

Indennità di accompagnamento

È la prestazione economica erogata dall’INPS in favore dei soggetti mutilati o invalidi in possesso del riconoscimento di totale inabilità (100%) per affezioni fisiche o psichiche, che siano nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, ovvero nell’impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e che abbiano la conseguente necessità di un’assistenza continua. Per gli ultrasessantacinquenni il diritto all’indennità è subordinato alla condizione che essi abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni dell’età. Se spettante, l’indennità di accompagnamento viene concessa indipendentemente dall’età e dalle condizioni reddituali.

Accertamento dell’handicap

L’handicap è la situazione di svantaggio sociale che dipende dalla disabilità o menomazione e dal contesto sociale di riferimento in cui una persona vive (art. 3 comma 1, Legge 104/1992).

Si parla di “handicap grave”, quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione (art. 3 comma 3, Legge 104/1992). Il riconoscimento della situazione di handicap dà diritto a diversi benefici, alcuni dei quali riguardano la vita lavorativa del disabile o del familiare che se ne prende cura, come ad esempio i permessi lavorativi, i congedi parentali, il rifiuto al trasferimento o al lavoro notturno o festivo, la scelta del part time.

Come si attiva:

Per presentare all’INPS le domande di accertamento delle minorazioni civili e dell’handicap, si deve seguire una procedura totalmente informatica che si articola in due fasi:

  1. La compilazione telematica, da parte di un medico abilitato, del certificato medico introduttivo che attesti le infermità invalidanti.
  2. La presentazione telematica all’Inps direttamente, tramite Patronato o tramite le associazioni di categoria dei disabili (ANMIC, ENS, UICI, ANFASS).
    Il richiedente sarà quindi sottoposto ad accertamenti sanitari da parte di un’apposita commissione Asl, integrata anche da un medico dell’INPS. Al termine dell’accertamento medico, se sussistono i requisiti, verrà rilasciato il certificato comprovante l’handicap o l’invalidità, per poter accedere ai relativi benefici.
    Un cittadino può ottenere sia la certificazione di handicap che quella di invalidità. L’accertamento dell’handicap può essere richiesto anche contemporaneamente alla domanda di accertamento dell’invalidità, cioè non è necessario presentare due domande distinte. Anche le persone con invalidità di guerra, per servizio, di lavoro, possono richiedere la certificazione di handicap.
Vista la complessità dell’argomento, si consiglia di richiedere assistenza agli Enti di Patronato od alle Associazioni di Categoria dei disabili che possono anche essere presenti alle sedute della commissione di valutazione con un proprio sanitario: Associazione Nazionale dei Mutilati ed Invalidi Civili (ANMIC), Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti (UICI), Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza ai Sordomuti (ENS), Associazione Nazionale delle Famiglie dei Fanciulli ed Adulti Subnormali (ANFFAS).